Avete mai sentito parlare di un certo Dottor Krashen?
Intendo Stephen D. Krashen.
Sì, proprio lui! Il sostenitore della teoria dell’approccio naturale all’ apprendimento…o meglio all’acquisizione di una lingua.
Volete conoscerlo meglio? Andate sul canale you tube "Raising Multilinguals live". In questo incontro di un’ora Dr. krashen ci spiega in modo chiaro e amichevole le sue teorie con suggerimenti pratici ed esempi personali, rivelandoci alcuni segreti per capire e parlare altre lingue.
Secondo lui bisogna distinguere fra acquisizione e apprendimento di una lingua. Pur non essendo contrario al secondo metodo, Krashen lo descrive come molto difficile da conseguire. L’apprendimento conscio di una lingua presuppone lo studio delle regole e la costante attenzione alla correttezza di ciò che si espone. In questo modo, focalizzandoci sulla correttezza, non riusciamo ad ascoltare il nostro interlocutore e quindi a comunicare come vorremmo.
Krashen asserisce che una lingua si acquisisce, non si apprende. L’acquisizione avviene in modo naturale: la lingua viene “raccolta” (picked up) inconsciamente senza la preoccupazione della precisione o dell’errore. Tutti noi possediamo una funzione naturale per controllare la correttezza delle espressioni verbali (monitor) che si attiva in base alla reazione dell’interlocutore. Di fronte a una espressione scorretta l’ascoltatore potrà reagire riformulando, correggendo, chiedendo chiarimenti o anche con indifferenza.
L’esposizione all’input è essenziale per acquisire una lingua, ma non è sufficiente. L’input linguistico deve essere comprensibile e la persona deve essere motivata, serena e priva della paura di essere giudicata.
Alla domanda su come si può fare per acquisire una lingua in modo naturale il professore risponde semplicemente con una parola: Storie!
Tante storie di tutti i tipi! Da Harry Potter ai fumetti dell’Uomo Ragno, seguendo i vostri interessi e i vostri gusti. Tutto questo permette l’immersione completa nella lingua e l’assimilazione graduale. Krashen ci invita a dare la priorità alla lettura di libri in lingua originale, purché adatti al nostro livello, vedere film ed ascoltare podcast.
Ricordo che prima degli esami scritti di lingua all’università, anziché ripassare la grammatica, leggevo libri per l’infanzia. Da Roald Dahl a Milne, uno dietro l’altro. Ho passato gli scritti al primo colpo. Un po’ come mia figlia che guardava le soap opera coreane per immergersi ancora di più in quella lingua fulcro dei suoi interessi e delle sue passioni.
Tutto questo non avviene in classe, sostiene Krashen. Concordo con lui, ma allora come possiamo fare noi poveri insegnanti con un programma da svolgere e un libro di testo da seguire? Le due cose possono coesistere. Nessuno ci impedisce di creare un ambiente accogliente e sereno dove si possa sperimentare un approccio naturale insieme ai propri studenti. Si può dare spazio ai libri in un angolo a loro disposizione, inserendo momenti di lettura libera, vicariale e non, per il puro godimento delle storie. Non è tempo perso.
Consiglio la visione dell’intervista a chi è interessato all’argomento e a chi ha piacere di ascoltare e acquisire la lingua inglese. Il grande professore ci fa entrare nel suo modo, rendendoci partecipi delle sue esperienze con semplicità e naturalezza. Una piacevolissima full immersion.
Per chi vuole leggere gli scritti del professor Krashen, può accedervi gratuitamente in open source QUI.
Per saperne di più...
Stephen Krashen ha ricevuto il dottorato in linguistica all'Università della California a Los Angeles nel 1972[1]. Krashen tra i suoi lavori (pubblicati o meno) e libri, più di 486 pubblicazioni, ha dato dei contributi significativi negli ambiti dell'apprendimento della seconda lingua, dell'educazione bilingue e della lettura[2]. È conosciuto per aver introdotto varie ipotesi relative all'acquisizione di seconde lingue, tra cui l'ipotesi acquisizione-insegnamento, l'ipotesi dell'input, l'ipotesi monitor, il filtro affettivo e l'ipotesi dell'ordine naturale[3]. Più di recente, Krashen ha promosso l'uso della free voluntary reading (lettura libera volontaria) durante l'acquisizione di seconde lingue, che definisce "il più potente strumento che abbiamo nell'educazione delle lingue, prime e seconde"[4].
Da wikipedia
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